Il 1.574° e ultimo esemplare è un B747-8 Cargo, consegnato alla compagnia cargo americana Atlas Air. Con un frontale rialzato (il ponte superiore), il Boeing 747 è stato per decenni “Il Re dei cieli", il simbolo della modernità.
Lanciato nel 1966 dalla Boeing e dalla Pan American, che si impegnò ad acquistarne i primi esemplari, fu sviluppato in tempi record in una fabbrica costruita su misura ad Everett.
Il primo B747-100 decollò il 9 febbraio 1969, verso Parigi all’ Air Show. L’aereo era ancora in prova, era rischioso andare da Seattle a Parigi, c'era nebbia che si levò non appena il B747 comparse all’orizzonte prima dell'atterraggio.
Non si poteva sognare un miglior esordio.
Il B747 è stato il primo aereo ad avere due corridoi nella sua cabina, in grado di trasportare quasi 500 passeggeri con un'autonomia di oltre 10.000 chilometri. Le versioni successive aumenteranno la sua autonomia ad oltre 14.000 chilometri (con il B747-400ER Extended Range).
È un enorme ‘transatlantico’, molto affidabile. Il B747 è stato una rivoluzione non solo a bordo ma anche negli aeroporti per l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri.
Anche il coordinamento a terra per la movimentazione dei bagagli e delle merci ha richiesto una revisione completa delle norme.
Ricordiamo la versione trasformata in aereo presidenziale l'Air Force One nel 1990, su richiesta del presidente degli Stati Uniti George Bush.
Altri due esemplari 747-8 usati, acquistati dal Pentagono nel 2017 per modificarli in aerei presidenziali, devono ancora essere consegnati dalla Boeing.
Le versioni cargo del 747 simboleggiano anche la grande era della globalizzazione e del commercio. L'era dei JUMBO JETS si è arricchita con il fratello europeo Airbus A380.
Il punto debole del B747, che segnerà la fine della sua carriera, è il suo eccessivo consumo di carburante ed i costi di manutenzione elevati.
Anche l'avvento delle compagnie aeree low-cost ha contribuito al declino, con una preferenza per gli aerei più piccoli. La maggior parte delle principali compagnie aeree - da Alitalia ad Air France, British Airways, o Lufthansa – ha abbandonato i B747.
L'ultima consegna ad Everett con la presenza di tutti coloro che hanno fatto la storia del B747 è stata di una grande nostalgia.
I motivi della fine produzione del B747 (e dell’A380) sono dovuti ai motori. I motori a reazione all’epoca del B747 erano meno potenti ed efficaci dei motori attuali. Inoltre, le norme richiedevano che per un tragitto transoceanico un aereo dovesse trovarsi entro 90 minuti da un possibile scalo alternato. Si poteva derogare solo se l’aereo aveva più di due motori.
Negli anni 1980, uscirono reattori più potenti ed affidabili. Furono stabiliti nuovi standard di prestazioni operative con aerei bimotori a raggio esteso. Con questa nuova norma, si può sorvolare l’oceano a più di 120 minuti dal più vicino scalo alternato. I motori sono migliorati, la loro potenza aumentata insieme all’affidabilità con soprattutto un consumo di carburante più ridotto. Pertanto, sulla stessa rotta, i jets a 4 motori sono diventati molto meno redditizi rispetto ai 2 motori.
Ormai, l’era del quadrimotore è quasi alla fine.
Adesso, i cieli sono solcati dalle nuove “Principesse”. l’AIRBUS A350 ed i BOEING B787 e B777.
Un caro saluto al “Re” Jumbo Jet B747.